Pistoia
Visite rare
Pur essendo situata su una strada di grande comunicazione, in confronto ad altre città toscane Pistoia risulta raramente visitata nel corso del Settecento, pur avendo fama assicurata dal suo illustre cittadino, Clemente IX della famiglia Rospigliosi.
Analogie con altre città
Come per Pisa e Lucca salta agli occhi il luogo comune della sproporzione fra passato e presente. Pistoia era «in altri tempi, una Repubblica abbastanza bella», ora piuttosto decaduta anche per via del fatto che è «mal popolata». Un altro punto in comune con altre città della Toscana, e soprattutto con Firenze, è l'ammirazione per le strade: larghe, dritte e ben pavimentate.
Gli oggetti di descrizione
Colpisce sopra tutto la cattedrale di Santa Maria, imponente. Un quadro sintetico ma efficace della città ci viene offerto da Eustace (1813), che esalta prima di tutto proprio la cattedrale, con la sua bella cupola, poi anche la chiesa dell'Umiltà, e il Seminario, edifici che, con altri, presentano scorci e vedute urbane di grande eleganza. Come abitudine dei viaggiatori anch'egli mette in evidenza l'ampiezza della strade che contribuiscono alla salubrità delle abitazioni. Strade, piazze, palazzo e chiese non hanno, secondo Delpuech de Comeiras (1804) altro difetto che quello d'essere eccessivamente ornamentate, con un uso del marmo addirittura eccessivo.
Sempre per Eustace
splendido appare il paesaggio circostante, essendo situata la città fra l'ampia conca valliva e le possenti groppe dell'Appennino.
Viene talvolta ricordata anche l'abilità dei pistoiesi nel lavorare il ferro.