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Il corredo del viaggiatore provetto

Bagaglio pesante

Sebbene le guide mettessero in guardia sui pericoli di una carrozza troppo pesante, la tentazione di assicurarsi agio e benessere era forte, e il bagaglio ponderoso. Ogni corredo prevedeva un numero disparato e bizzarro di oggetti di molte categorie merceologiche: caffettiere, teiere, bicchierini di corno placcati d'argento con candele e un fornelletto a miccia, un poggiatesta, magari in pelle e rigonfio di piume, orologio, bussola termometro e barometro, una camera oscura per potere disegnare sul posto, chiavistelli adattabili ma anche un paio di pistole e magari un pugnale.... Di alcuni eccessi viene da sorridere, eppure i vademecum non facevano che aggravare questa propensione, soprattutto in quell'epoca vittoriana in cui si crea una corrispondenza fra clear skin e clear conscience. Molte delle loro prescrizioni affondavano, in parte giustamente, in quella nutrita serie di pregiudizi sui disservizi italiani, ma l'incapacità di separarsi dai surrogati delle proprie comodità rivelava anche un bisogno ancestrale di sicurezza, il desiderio di 'esorcizzare l'imprevisto e l'ignoto'.

Valigie e bauli

Più vistoso e ingombrante oggetto da viaggio è la valigia o il baule, entrambi rinforzati agli angoli e ben chiodati.

La valigeria tra il Seicento e il Settecento si arricchisce di una vasta serie di modelli, tutti derivanti da quelli 'base' (la vache di cuoio rigido, il veau di pelle morbida, il sac de nuit di tessuto da tappezzeria), in materiali sempre più consoni e con forme che coniughino capienza e maneggevolezza.

Il baule, a sua volta, di legno con copertura di pelle, possiede una organizzazione degli spazi interna davvero sorprendente, le cui varianti sono la delizia di ogni viaggiatore.

Altri contenitori

Alla categoria dei contenitori appartengono poi tutta una serie di accessori che vanno dal porta-abiti al porta-letti. I primi contengono, almeno nell'età aurea del viaggio, abiti smessi e sformati, di foggia maschile anche per le donne perché più comodi e ampi, caratterizzati dalla totale assenza di lusso e dalla versatilità. Nei secondi trovano posto sacchi a pelo di pelle di pecora, cuscini, coperte di lana, biancheria da letto e una zanzariera di velo sottile, obbligatoria quest'ultima secondo Mariana Starke. Artigiani e case produttrici si sbizzarrivano in questo settore tentando i viaggiatori con accessori derivati, di utilità meno impellente, dalle cappelliere ai porta colletti.

Altre due tipologie di contenitori, marchio di riconoscimento del viaggiatore sono la cassetta di sicurezza portatile e, articolo sovrano e venerato, il nécessaire de voyage. La cassetta, che il viaggiatore assicura con catene e ganci sia in carrozza sia nelle locande, contiene i documenti necessari al viaggio, passaporti, bollettini di sanità, lettere di credito, a volte il denaro contante. Per difenderla, nella dotazione ordinaria del viandante sono previste pistole o pugnali, sul cui uso e manutenzione le guide danno utili consigli (tra cui quello di sparare di tanto in tanto qualche colpo a vuoto per poter servirsi delle armi in caso di effettivo bisogno). Discorso più complesso riguarda il nécessaire che diventa un vero e proprio oggetto di culto. Da semplice astuccio si trasforma in valigetta di legno pregiato intarsiata di madreperla e di tartaruga, ingegnosamente stipata di oggetti d'oro, d'argento o porcellana, per poi ritornare alla semplicità di forme e decorazioni, coll'ampliarsi della clientela che ne fa richiesta e la sua minore disponibilità finanziaria. In questa lunga parabola restano invariate la costante della robustezza e della precisione, nel creare gli oggetti e i loro vani perfettamente combacianti, oltre al suo potere di fascinazione, dovuto alla caratteristica di integrare utensili relativi a funzioni diverse: toeletta, cibo e generi di conforto, scrittura, cucito.

Ancora contenitori accolgono farmacie portatili, dispense per la cucina, oggetti disparati di varia utilità. Un settore a parte, in questa grande famiglia di utensili è quello degli strumenti scientifici: cannocchiali, barometri, altimetri, materiali idonei a rilievi topografici o scavi archeologici (Brilli, 2004).

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