Vai ai contenuti. Spostati sulla navigazione
Sezioni

Manier Guillaume [vedi Bonnault, d'Houët Xavier de] [ 1704 ]

La biografia del giovane 'paysan picard' resta sconosciuta nelle parole del barone de Bonnault che si fa tramite per la pubblicazione delle sue impressioni fiorentine. Lo sguardo del giovane Guillaume Manier e il carattere non convenzionale delle sue osservazioni (che certo non si trovano nelle guide Murray o Joanne o Baedeker), interessarono fortemente il barone, che di lui raccontò anche in precedenza, in occasione del pellegrinaggio di Manier a Santiago di Compostela. Da Bonnault possiamo ricavare una collocazione cronologica nella prima parte del XVIII secolo e un sospetto di trascorsi poco trasparenti. Quest'ultimo dato sembra derivare dall'affermazione del barone circa il fatto che il pellegrinaggio fu intrapreso più che per afflato religioso per il desiderio e quasi il bisogno di lasciare il paese. Nel corso della narrazione guidata dalla voce del barone, egli si premura di sottolineare che la ragione della fuga non era tuttavia disonorevole, trattandosi di un certo piccolo debito contratto ai tempi del servizio militare che in quel momento non era in grado di assolvere. Si trattava comunque, aggiunge il barone, di un pellegrino onesto e religioso. Sappiamo anche i limiti cronologici del viaggio italiano, mosso questa volta dall'amore del viaggiare, per il quale Manier (dopo una assenza di quattro mesi dalla Francia e senza neppure ritornare al suo villaggio) si mosse da Saintes il 25 gennaio 1727. Due mesi dopo, il 29 marzo, avendo attraversato a piedi la Francia e l'Italia del nord insieme con lo stesso compagno con cui si era recato a Compostela, giunge a Firenze.

^TOP

Sviluppato con Plone CMS, il sistema open source di gestione dei contenuti