Nato a Dinam, in Bretagna, si trasferì a Parigi per compiere i suoi studi di diritto; lì, grazie alle amicizie con letterati come Piron e Crébillon, divenne un personaggio di primo piano dei caffè letterari parigini. Nel 1739 divenne membro dell'Académie des Inscriptions et Belles-Lettres e pochi anni dopo entrò a far parte dell'Académie Francaise, dove fu molto vicino alla corrente dei philosophes. Storico, moralista, romanziere, contribuì alla stesura dei Dictionnaires, scrivendo la prefazione. Nel 1750 fu nominato storiografo del re e un anno dopo pubblicò il suo capolavoro Mémoires pour servir à l'histoire des moeurs du XVIIIè siècle. Compì il viaggio in Italia solo in tarda età, per ragioni d'ordine politico che lo costrinsero ad abbandonare la Francia. Al ritorno pubblicòVoyage en Italie, ou Considérations sur l'Italie (Paris, des Essarts 1797) nel quale, al contrario dei suoi predecessori, è tralasciata la descrizione dei monumenti e delle opere d'arte del paese, a favore di osservazioni di carattere morale e politico.