Vai ai contenuti. Spostati sulla navigazione
Sezioni

Burnet Gilbert [ 1643 ]

Il viaggio in Italia di Gilbert Burnet ebbe luogo nel 1685 durante anni molto turbolenti per l'Inghilterra e per la dinastia Stuart. Burnet fu un politico, ma soprattutto un uomo di grande cultura. Di fede anglicana sostenne con convinzione la riconciliazione tra anglicani e presbiteriani. Per le sue idee Burnet fu costretto all'esilio: viaggiò prima in Olanda e poi in Francia. Dopo aver appoggiato Gugliemo d'Orange quale nuovo sovrano inglese, in seguito alla sua ascesa al potere, fu nominato da quest'ultimo vescovo di Salisbury. Dedicò il suo viaggio italiano al fisico inglese Robert Boyle. La sua fede non gli impedì però di viaggiare in Italia, terra cattolica per eccellenza. La politica di papa Innocenzo XI, al secolo Benedetto Odescalchi, apertamente in contrasto con il gallicanesimo della chiesa francese e con Luigi XIV che ne appoggiava le istanze, finì col favorire dal punto di vista diplomatico, tra il 1688 e il 1689, la rivoluzione inglese.

L'opera del Burnet dedicata al suo viaggio in Italia (Some letters containing an account of what seemd most remarkable in travelling through Switzerland, Italy, some parts of Germany etc. in the years 1685 and 1686) fu pubblicata a Rotterdam nel 1686. Da essa traspare un'immagine dell'Italia come paese dalle molte risorse naturali, dalle grandi bellezze, «the richest country in Europe», ma oppresso dall'assolutismo dei suoi sovrani e dal potere dei papi. Povertà, ignoranza, indigenza grandissima e censura non lasciavano alcuna possibilità all'Italia di affrancarsi dal buio profondo creato dalla religione e dall'immobilismo economico. In seguito alla pubblicazione del suo resoconto molte furono le discussioni e gli accesi commenti. Non si fece attendere la risposta del padre benedettino Jean Mabillon (1632-1707) - autore dell'Iter Italicum - che riguardo all'opera del Burnet scrisse nel 1686 ad Antonio Magliabechi, l'erudito fiorentino che aveva conosciuto nel corso del suo soggiorno a Firenze. Lo stesso Michel Germain, anch'egli padre benedettino, che aveva collaborato con Mabillon alla stesura dell'Iter Italicum, progettò una traduzione dello stesso Iter in francese affinché potesse divenire valido strumento per la confutazione delle affermazioni del Burnet. La polemica fortissima non accennò a placarsi. Era ormai evidente la situazione politica e religiosa dell'Europa, le velleità assolutistiche del 'Re Sole', l'insorgere e il consolidarsi di antiche intolleranze religiose che avrebbero prodotto aspri contrasti tra la Francia e le monarchie europee inducendo gli Stati a lunghe, estenuanti e sanguinose guerre per l'affermazione del potere (Guerra della Lega di Augusta, 1688-1697 e Guerra di Successione spagnola, 1701-1714).

^TOP

Sviluppato con Plone CMS, il sistema open source di gestione dei contenuti