Fu 'auditeurs des comptes' e nipote del famoso giurista Nicolas Brussel. Dotato di particolare propensione per la musica e la pittura, divenne famoso per due scritti: il Resoconto del viaggio in Italia e la Suite du Virgile travesti.

Il viaggio in Italia fu dedicato ai pigri che, come lui, non osavano affrontare le peripezie e i disagi di una simile esperienza, la narrazione è gradevole, il tono e la struttura originale, la lettura accattivante. L'autore sentì il desiderio di allontanarsi per un po' dal fiaccante clima parigino per 'riposare l'anima e il corpo'. Il viaggio lo mise in contatto con le più valenti testimonianze artistiche e culturali. Brussel dichiarò di aver tenuto un diario per poter rivivere quelle entusiasmanti esperienze a distanza di tempo. L'intento fu quello di divertire il lettore e a tal scopo inserì versi e prose rimate; l'intera opera ha forma epistolare.

Si imbarcò nel 1763 a Parigi con un amico e un servitore; proseguì verso Lione, Grenoble, Ginevra e infine entrò in Italia. Qui passò per Torino, Vercelli, Novara, Pavia, Parma, Piacenza, Guastalla, Mantova, Verona, Vicenza, Padova, Venezia, Ferrara, Bologna, Rovigo, Rimini, Senigallia, Ancona, Loreto, Pesaro, Terni, Roma, Napoli Viterbo, Pisa, Livorno e Genova, da qui si imbarcò per rientrare definitivamente in patria il 23 agosto dello stesso anno. L'esperienza durò sei mesi.