Portraits of the Main Cities
I ritratti delle città sono tanti quanti gli occhi dei viaggiatori o, piuttosto, tanti quante le loro penne, abili o meno a trasferire i ricordi, i fatti e le impressioni. Ciò non toglie che si fissino presto, in maniera non rigida ma ricorrente, i luoghi preferiti di ogni città.
Nel caso di Firenze la scelta si fa difficile: i luoghi sono tanti e ad essi si aggiunge la lista interminabile delle opere d'arte conservate nelle collezioni. Altrove la scelta è più limitata, come per esempio a Livorno e Pisa. In ogni città, comunque, anche quelle meno coinvolte nel tour italiano (Arezzo, per esempio), i viaggiatori ricalcano gli inevitabili luoghi comuni che si stabiliscono nella ricezione dei diversi siti.
L'arco cronologico molto ampio che interessa il Grand Tour, dalla metà del Seicento fino alla metà dell'Ottocento, ci permette di assistere ad una evoluzione di interessi descrittivi che, di tipo enciclopedico e nozionistico prima, si orientano poi verso i temi romantici del pittoresco, dell'orrido, del sublime.