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L'occhio del viaggiatore e l'ambiente

Il paesaggio in senso estetico

Personaggio settecentesco mentre dipinge un paesaggio

L'idea di percepire e annotare i tratti della cornice ambientale che inquadra le diverse visioni non è sempre scontata, come potremmo aspettarci, nella relazione di un viaggio. In alcuni esemplari, anzi, soprattutto nel secolo dei viaggiatori 'enciclopedici', quel XVIII secolo che decretò la moda del tour italiano, capita di leggere elenchi interminabili di nomi e d'opere d'arte piuttosto che intravedere i colori del cielo italiano e i suoi diversi habitat paesaggistici. Per fortuna ci sono le eccezioni e per fortuna subentra, con il romanticismo, una nuova sensibilità verso il paesaggio esterno che, esprimendosi non solo con la scrittura ma anche con tanta pittura, riproduce fedelmente molte cornici ambientali in modo preciso e anche appassionato.

L'attenzione per i fenomeni della natura

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Gli 'esterni' interessano però anche un'altra tipologia di viaggiatori, quelli che, mossi da interessi scientifici più o meno professionali, badano non all'aspetto estetico del paesaggio ma alle sue componenti costitutive, interessandosi ad elementi climatici, agrari, a fenomeni naturali di diversa specie. Anch'essi contribuiscono sensibilmente a restituire la facies del territorio, che troppe volte resta in ombra preferendo molti viaggiatori illuminare piuttosto i prodotti dell'uomo che quelli della natura.

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