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Gli accessi

Un transito ininterrotto

Carta della Toscana di Antonio Giachi, 1763

Sebbene la centralità della Toscana si sia affermata solo nell'Ottocento riscuotendo prima di allora un apprezzamento avaro di entusiasmi e «dominato da tinte melanconiche» (Mascilli Migliorini, 1995), i motivi per un transito attraverso la regione sono sempre presenti. Se le mete finali, cioè, sono altre (Roma sovrana), la Toscana non verrà mai né esclusa né emarginata dall'architettura degli itinerari, crescendo anzi in importanza ed in estensione il suo ruolo, grazie anche alla nuova attenzione tributata ai centri prima considerati minori. Non mancano, seppure isolati, casi di fascinazione assoluta, come quella che coglie l'inglese Tobias Smollett che si stabilisce definitivamente a Livorno dove morirà nel 1771, o del tedesco Georg Christoph Martini che trascorre a Lucca quasi un ventennio, dal 1727 fino alla morte, nel 1745. Ma se anche il viaggio prosegue verso sud, le città della Toscana, così intrise di arte e di storia, entrano nel sistema dei luoghi canonici per non uscirne mai più.

Anche da un punto di vista geografico, il passaggio per la regione, delimitata ad ovest dal mare e ad est dagli Appennini, risulta pressoché obbligato: attraverso di esso corrono le principali vie di comunicazione e l'itinerario adriatico che unisce Bologna a Roma - percorso dai viaggiatori preferibilmente sulla via del ritorno - è nel complesso meno battuto (Tongiorgi, 1990).

Diverse possibilità di accesso

Viaggio da Ponte Centino a Pienza in una carta settecentesca

Le possibilità di accesso alla regione sono diverse, a seconda della città da cui il viaggiatore proviene. Tra le diverse opzioni, ve ne sono alcune statisticamente più frequentate: la prima quella che raggiunge direttamente Firenze e da lì procede per visitare le città della costa, lasciando poi la regione o attraverso Siena e la via Francigena oppure attraverso l'asse Arezzo-Perugia; la seconda quella che non raggiunge direttamente Firenze ma, a seconda dei percorsi, Livorno, oppure Lucca, oppure Pisa per poi guadagnare in un secondo momento la capitale. E' bene però, anche in questo caso, stare in guardia rispetto alle generalizzazioni: molti possono essere i motivi per le più diverse variazioni, non ultimi interessi e curiosità per centri alternativi, prima scoperti come rarità poi diventati comuni. Tra questi Pienza, Volterra, la Maremma.

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