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Montesquieu Secondat Charles de [ 1689 ]

Charles de Secondat, baron della Brède et di Montesquieu nacque nel 1689 a La Brède, vicino a Bordeaux. Compì i suoi studi classici al collegio di Juilly presso Meaux, tenuto dagli Oratoriali. Uscito dall'Istituto divenne, nel 1708, avvocato al Parlamento di Bordeaux e nel 1714 Consigliere. La riflessione storica e politica compiuta dallo studioso lo portarono a pubblicare, nel 1721, le Lettres Persanes, un piccolo capolavoro d'umorismo. L'autore, col pretesto di descrivere il viaggio in Europa di due persiani, elaborò una critica caustica dei costumi e delle istituzioni politiche francesi, attaccando in particolar modo l'oscurantismo religioso e l'assolutismo monarchico.

Nel 1728, nonostante l'opposizione del re, fu eletto membro dell'Académie Française e lo stesso anno partì per un viaggio di studi nelle più importanti città europee. Frutto di questo viaggio è l'opera Voyages (Bordeaux, Impr. Gounouilhou 1894-96). Il volume, scritto sotto forma di diario, è ricco d'osservazioni ed annotazioni dell'autore, con uno stile poco conforme alle relazioni di viaggio del periodo. Con la pubblicazione, nel 1733, delle Considérations sur les causes de la grandeur des Romains et de leur decadence, Montesquieu compì una riflessione morale sulla storia, preludendo alla stesura della sua opera più importante, De l'esprit des lois. Quest'ultima, realizzata in 14 anni, si presenta come una vera e propria enciclopedia del sapere politico e giuridico del Settecento e apre la strada ad una visione laica e progressista dello Stato.

La pubblicazione dell'opera scaturì violente polemiche, sopratutto da parte dei gesuiti e dei giansenisti e nel 1751 fu messa all'indice. Negli ultimi anni della sua vita, Montesquieu continuò a curare la stesura di diverse opere, molte delle quali furono pubblicate postume.

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