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La famiglia Hugford

La fortuna della famiglia Hugford, di origine inglese, si lega alla storia di Firenze già dalla fine del secolo XVII. Nel 1690 l’orologiaio Ignazio Hugford ottiene infatti da Cosimo III l’incarico di Aiutante d’onore e di Orologiaio presso la corte granducale.

Il figlio maggiore di Ignazio, Enrico (1695-1771), apprende la tecnica della scagliola nel convento di Santa Reparata di Marradi come monaco benedettino. Nel 1743 è eletto abate di Vallombrosa. Al convento rimase fino alla morte continuando a realizzare pregevoli opere a scagliola, tecnica che trasmise a Lamberto Cristiano Gori. I loro lavori si possono ammirare a Firenze presso l’Opificio della Pietre Dure e a Palazzo Pitti, ma anche in molti musei non italiani e soprattutto in collezioni private.

Fratello minore di Enrico è il più conosciuto Ignazio Enrico Hugford (1703-1778), pittore (numerose sue opere si trovano in chiese di ordini religiosi in diversi luoghi della Toscana, a testimonianza della sua feconda attività) e abile ritrattista, collezionista e mercante di quadri. Studiò pittura con Anton Domenico Gabbiani di cui pubblicò una biografia. Fu uno dei più stimati conoscitori e scrittori d’arte, molto apprezzato dai contemporanei. A dimostrazione della sua raffinatezza critica, basta ricordare la sua capacità di intuire, fra i primi, l’importanza delle opere dei primitivi italiani. In qualità di insegnante nell’Accademia del Disegno promosse edizioni illustrate di artisti suoi contemporanei e non.

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